ore 19:00
_ apericena a sostegno di La Città dell’Utopia
_ Radioso DJset a cura di Guendalina di @LeRadiose > https://www.facebook.com/leradiose
Un Radioso DJ set che propone una selezione di dischi a 78 giri degna della soffitta di nonna
riprodotti rigorosamente da due meraviglie della meccanica: due grammofoni a valigetta originali
degli anni Trenta…
Direttamente da Radio Radiose, Guendalina gira le manovelle e conduce l’evento arricchendo gli
ascolti con curiosità e aneddoti sulle canzoni e sugli artisti dell’epoca.
ore 21:00
_ CABARET CIRCENSE ingresso libero uscita a cappello
C’era una volta e ancora c’è… un Utopico Cabaret!
C’era una volta un mondo affannato,
dove un signore sconclusionato,
un giorno chiese ad un mago sbadato:
“che cos’è un Cabaret?”
“anche se la domanda non hai rimato, ti rispondo tosto con grande afflato!
Il cabaret è un luogo fatato, dove chi è sul palco racconta il suo stato,
ma ciò viene un po’ camuffato
cosicchè, ci hai mai pensato?!
è della realtà che in realtà si è parlato.”
così disse il mago
Il signore pensò:
“bello! mi piace!
voglio proprio vedere chi parla e chi tace!
voglio sentirli così raccontare
e coi loro occhi immaginare.”
così quell’uomo anziano
partì col bastone alla mano,
e un pò camminando e un pò immaginando,
si perse anche lui fantasticando.
ad un passante allora chiese come fare
per poter la retta via ritrovare
e quello gli rispose:
“se alla seconda a destra vai,
di sicuro imboccherai
una lunga e torta via
per città dell’utopia”
“città dell’utopia!? Chissà cosa vorrà dire?
che strani nomi: cabaret, utopia e città per finire!
mi piacerebbe avere certezze
cosa son mai queste stranezze?”
“non è difficile” suggerì una bimba seduta un po’ più in là,
“basta leggere sulla Treccani o chiederlo a chi lo sa..
oppure se vuoi, puoi vedere su Wikipedia!!”
da wikipedia: Utopia “ciò che non trova riscontro nella realtà”.
Il vecchio esclamò: “dev’essere la cosa che il mago brontolò!
mi disse che ai cabaret si racconta ciò che c’è ma così mai non è
ciò che nessuno capisce o vede ma che dentro di noi, da sempre risiede..
forse l’utopia proprio questo fa? prende i nostri sogni per trasformarli in realtà?
Il signore, sempre più motivato,
voleva il cabaret vedere inscenato!
costeggiò, camminando, una cattedrale ed arrivò alla salita di un decrepito casale.
si arrampicò per tanti gradini e si sedette a riposare in uno dei giardini.
all’improvviso uscì un giocoliere,
poi un’acrobata ed un trampoliere.
“che gente bizzarra” pensò il messere
“quale sarà il loro mestiere?”
la giocoliera col fuoco gli si avvicinò
e tra le fiammate con sé lo portò
e mentre gli attrezzi continuava a lanciare
al centro del parco si misero a danzare
il vecchio saltava e si divertiva
con il trampoliere cantava e gioiva
fu allora che il mago in mezzo a loro sbucò
e con voce roca al vecchio parlò:
“dopo tutta la strada che hai fatto,
ora sarai ben soddisfatto
questo qui è un regalo per te:
sei nel bel mezzo dell’Utopico Cabaret.”